Gli eurodeputati S&D, nel corso di un seminario organizzato al Parlamento europeo, hanno chiesto che la parità di trattamento e di diritti per i lavoratori migranti sia uno dei pilastri fondamentali della politica europea sull’immigrazione. Insieme a esperti ed esponenti di organizzazioni che si occupano di migranti, si è parlato di temi come le opportunità e le sfide che derivano dall'arrivo di nuovi immigrati in Europa e di come assicurare che essi siano pienamente integrato nel mercato del lavoro e nella nostra società, senza alcuna discriminazione o doppi standard.

Tra gli esperti, hanno partecipato rappresentanti di Commissione europea, Ufficio internazionale del lavoro, Eurofound, Confederazione dei sindacati europei e del Consiglio europeo per i rifugiati e gli esuli, oltre agli stessi migranti.

Il vicepresidente del gruppo S&D responsabile per gli affari economici e sociali, Udo Bullmann dichiara:

"I migranti arrivano in Ue per varie ragioni, economiche o umanitarie. Rifiutiamo ogni tentativo dei populisti di diffondere odio, xenofobia e razzismo tra i cittadini europei. Oltre al senso di solidarietà e all'obbligo di aiutare le persone in stato di bisogno, i progressisti vedono la migrazione e l'integrazione dei migranti come un'opportunità per le nostre economie e società.

"L’immigrazione può essere utile per affrontare carenze di competenze in segmenti chiave del nostro mercato del lavoro e sostiene lo sviluppo positivo della nostra forza lavoro. I migranti contribuiscono in tasse e contributi sociali più di quanto ricevono in benefit. Le statistiche indicano chiaramente che essi hanno più alti tassi di partecipazione alla forza lavoro rispetto ai non migranti. Tutto ciò dimostra che, se gestita nel modo giusto, l’immigrazione porta molte più opportunità che rischi, sia da un punto di vista economico che sociale. Ma perché cio’ accada, dobbiamo garantire che i migranti siano trattati allo stesso modo dei cittadini dei paesi in cui arrivano e che la legislazione in materia non consenta forme di sfruttamento, lavoro precario o di dumping sociale". 
 
L’eurodeputato S&D e relatore sull’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, Brando Benifei aggiunge:

"L'Unione europea ha bisogno di una maggiore e migliore mobilità del lavoro. Allo stesso tempo, i suoi cittadini devono essere liberi di lavorare in qualsiasi paese dell'Ue ed essere trattati allo stesso modo, indipendentemente dal loro paese di origine. Come Socialisti e Democratici stiamo lavorando per creare un vero e proprio sistema europeo che riesca a ottenere il meglio dal suo più prezioso capitale, ossia i suoi cittadini.

“Per questo motivo, l'Ue ha bisogno di plasmare una politica di migrazione della manodopera, che protegga i più elevati standard sociali e le libertà individuali, tutelando coloro che sono più esclusi, combattendo la disoccupazione e stabilendo regole eque per tutti. L'Europa ha creato un mercato unico, ma i mercati del lavoro e i diritti sociali rimangono altamente segmentati tra i suoi Stati. Questo provoca profondi squilibri nel tessuto sociale della nostra società, un problema che va affrontato con urgenza.

"A livello Ue manca una vera e propria politica sull’immigrazione legale. Oggi, la Commissione ha avanzato alcune importanti proposte legislative ed è nostro compito fare in modo che tutti i nuovi strumenti riescano a raggiungere l'obiettivo di creare posti di lavoro di alta qualità e meglio remunerati. La risoluzione sul pilastro dei diritti sociali, adottata dal Parlamento europeo, propone delle buone linee guida su come raggiungere questi obiettivi!”

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Germania
Capo delegazione
Membro
Italia