Il gruppo S&D è stato a capo della prima delegazione parlamentare ufficiale del Parlamento europeo in Iraq. Durante una missione di due giorni, i deputati S&D hanno visitato Falluja, che è stata recentemente liberata dal governo dall'organizzazione terroristica Daesh, e hanno incontrato le autorità locali e i rappresentanti del Servizio anti-mine delle Nazioni Unite (UNMAS) responsabili dello sminamento e della ricostruzione dell'area. A Bagdad, la delegazione ha incontrato i principali membri dei partiti politici iracheni e ha discusso sulle imminenti elezioni parlamentari del 12 maggio e sulle prospettive per la cooperazione tra Iraq e Ue.

La missione si è svolta dal 13 al 16 aprile e ha visto la partecipazione di due eurodeputati S&D: Josef Weidenholzer (Austria) e Javi López (Spagna).

 

Il vicepresidente S&D e presidente della delegazione, Josef Weidenholzer, dichiara:

“La stabilità dell'Iraq è nell'interesse strategico dell'Ue, data la vicinanza geografica e le sfide di sicurezza che si intrecciano. Ora, dopo la sconfitta militare di Daesh, è più importante che mai sostenere la classe politica irachena nei suoi sforzi per costruire uno stato iracheno resiliente e stabile che eviti il riemergere di minacce alla sicurezza come quelle rappresentante dal Daesh.

“È particolarmente importante assicurare che la diversità religiosa ed etnica, compresi i diritti delle diverse componenti della società irachena, sia scrupolosamente rispettata.

“Dal momento che non ci sono state missioni ufficiali del Parlamento europeo in Iraq durante le passate legislature, il gruppo S&D ha deciso di intervenire e assumere un ruolo di leadership nel Parlamento europeo nel promuovere il dialogo parlamentare con l'Iraq”.

 

L'eurodeputato S&D Javi López, presidente del gruppo di lavoro sul vicinato meridionale in commissione AFET, ha aggiunto:

“L'Iraq deve affrontare elezioni politiche cruciali il 12 maggio. Il paese vanta una vivace scena politica e una libertà dei media che non si vede nella maggior parte dei paesi limitrofi. Attribuiamo grande importanza a queste elezioni che si stanno conducendo in modo libero ed equo. È vitale che i risultati delle urne portino al consolidamento democratico, all'inclusione, alla rappresentazione equa di tutti i gruppi e al superamento del settarismo. Speriamo che l'Iraq possa iniziare a essere un fattore di stabilità e uno spazio di dialogo intercomunitario in una regione convulsa”.

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