Le continue innovazioni stanno cambiano il panorama delle telecomunicazioni e chiedono un aggiornamento urgente del quadro normativo dell’Ue, la cui ultima revisione risale al 2009. Ieri sera, la commissione Industria e ricerca al Parlamento europeo ha votato a favore di una relazione che mira a semplificare e aggiornare quattro direttive esistenti attraverso l’adozione di un Codice europeo per le comunicazioni elettroniche.


Il portavoce S&D per l’industria e la ricerca, l’eurodeputato Dan Nica dichiara:

“Al termine di lunghi negoziati, gli eurodeputati S&D sono riusciti a garantire innovazione e investimenti mantenendo al contempo una concorrenza efficiente ed efficace. Il principale obiettivo dei deputati S&D è impedire qualsiasi tipo di monopolio nell’era del 5G, in modo che sia i consumatori che i fornitori di servizi ne possano beneficiare.

“Va incoraggiata una connessione accessibile a tutti gli utenti finali dell’Ue e vanno rimosse le barriere rimaste, se vogliamo avere un mercato competitivo. Ecco perché dobbiamo garantire che la aziende non aumentino i prezzi per le chiamate intra-Ue o le chiamate internazionali”.


Miapetra Kumpula-Natri, portavoce S&D sul dossier, afferma:

“I consumatori hanno già potuto beneficiare delle nuove regole con l’abolizione del roaming. Con questa nuova direttiva, vogliamo anche trovare il giusto equilibrio tra incentivi all’innovazione e investimenti, garantendo che i consumatori possano avere prezzi inferiori e una maggiore scelta tra servizi di qualità.

“Nonostante l’opposizione del gruppo del Ppe, abbiamo assicurato che i Garanti nazionali (le National Regulatory Authority, NRA) possano valutare i progetti reali di co-investimento che sono aperti a tutte le parti interessate. Essi dovranno farlo prima di concedere eventuali esenzioni a un operatore, ma avranno anche il potere di regolare l’accesso qualora la concorrenza non sia garantita e gli operatori attuino pratiche anti- concorrenziali”.


L’eurodeputata Marlene Mizzi, che è negoziatrice del gruppo S&D per il dossier in commissione Mercato interno, dice:

“L’abolizione del roaming è stata una grande vittoria, ma occorre fare nuovi passi avanti verso la creazione di un mercato unico delle telecomunicazioni per consumatori europei. E’ ora che le telefonate internazionali costino meno e che venga garantito l’accesso di base e agevole a internet a tutti i cittadini Ue. Si tratta di un diritto universale.  

“Ieri, con un solo voto abbiamo vinto diverse battaglie. Non abbiamo solo ridotto il gap di prezzo tra le chiamate nazionali e internazionali, ma abbiamo anche migliorato la difesa dei diritti dei consumatori e delle persone con disabilità nel settore delle telecomunicazioni. Questa proposta porterà benifici tangibili ai cittadini europei e potrà inoltre consentire una maggiore sicurezza grazie alle nuove misure sui numeri di emergenza 112 e 116 (sui bambini smarriti), e con l’adozione di un sistema di allerta pubblico che informerà le persone che si trovano in zone a rischio, come durante un attacco terroristico o un disastro naturale”.

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Coordinatore
Romania
Capo delegazione
Membro
Finlandia