Comincia giovedì a Budapest, in Ungheria, il tour delle capitali dell'Unione europea del neo-eletto presidente del gruppo S&D, Udo Bullmann. Durante la due giorni a Budapest, Bullmann incontrerà rappresentanti di think tank, sindacati e media. Parlerà anche con i leader dei partiti politici ungheresi membri della famiglia S&D, tra cui il presidente della Coalizione democratica (DK), l'ex primo ministro Ferenc Gyurcsány e il candidato del Partito socialista ungherese (MSZP) a primo ministro, Karácsony Gergely, co-presidente di Dialogo per l'Ungheria.

Ci saranno due punti stampa per i giornalisti: giovedì alle 15 (Teréz Kr. 46, 5. em) e venerdì alle 10,30 (Képviselői Irodaház, Széchenyi rakpart 19.)

 

In vista della visita, Udo Bullmann dichiara:

“Questo è il mio primo viaggio all'estero come nuovo leader del gruppo S&D. Ho deciso di andare a Budapest per sottolineare quanta importanza attribuiamo all'Ungheria. È il luogo in cui si stanno decidendo le grandi questioni sull'Europa: il bivio è se vogliamo difendere l'Europa come una società libera, democratica e civile o se permetteremo che la deriva illiberale continui.

“Lo scopo della mia visita qui è di ascoltare e apprendere principalmente ciò che gli ungheresi si aspettano dall'Europa e come il gruppo S&D possa sostenere meglio i democratici ungheresi.

“Sono molto preoccupato per le diverse azioni intraprese dal governo ungherese negli ultimi anni per limitare gli spazi della società civile e controllare i media. Noi, Socialisti e Democratici, sosteniamo da sempre il rispetto dello stato di diritto, della democrazia e dei diritti umani. Solo rispettando questi valori possiamo garantire il pluralismo e la diversità europei e fare in modo che tutti i paesi dell'Ue, compresi quelli più piccoli, mantengano la loro identità.

“Voglio anche sostenere i nostri alleati politici in Ungheria nella lotta per la giustizia sociale e l'uguaglianza di genere. I cittadini ungheresi, come tutti gli europei, meritano un sistema sanitario migliore, un sistema educativo migliore e una maggiore protezione dei lavoratori”.

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