Oggi il Parlamento europeo ha appoggiato una risoluzione guidata dal gruppo dei Socialisti e Democratici, che mira a rendere l'industria europea pronta per un futuro verde e socialmente equo.

Per il nostro Gruppo è fondamentale che l’industria sia preparata agli obiettivi del Green Deal e che si avvii verso la neutralità climatica entro il 2050. L’industria europea deve anche cogliere tutte le opportunità offerte dalla transizione digitale in corso. Ciò è fondamentale per consentire all'industria dell'UE di essere all'avanguardia a livello internazionale, per garantire la nostra autonomia strategica e per creare posti di lavoro di qualità per tutti gli europei.

A differenza della proposta della Commissione, nella nostra risoluzione abbiamo insistito per garantire che il rafforzamento dell'industria si accompagni a un miglioramento delle condizioni sociali, compresa la riqualificazione e la riconversione professionale. Soprattutto in questi tempi di crisi sociale, è fondamentale migliorare i diritti dei lavoratori e garantire che possano beneficiare di reti di sicurezza e protezione sociale.

La stragrande maggioranza degli eurodeputati del PPE, tuttavia, ha votato contro la risoluzione. All'inizio di questa settimana hanno respinto a maggioranza il regolamento sulla transizione verso auto e furgoni a emissioni zero entro il 2035. Ora vogliono impedire non solo all'industria automobilistica, ma anche a tutte le industrie di andare avanti.

Alex Agius Saliba, vicepresidente del gruppo S&D per un'Europa digitale forte, ha dichiarato:

“È di fondamentale importanza accelerare la transizione verso un'economia verde, mantenendo al contempo in Europa posti di lavoro di alta qualità. Ci aspettiamo di più dall'Europa, quando si tratta di famiglie lavoratrici, uguaglianza e giustizia ambientale. Posti di lavoro di qualità con condizioni di lavoro eque e buone retribuzioni, contrattazione con i sindacati e rispetto dei contratti collettivi, evitare il ricorso alla cassa integrazione e il deterioramento delle condizioni di lavoro devono far parte della forte dimensione sociale del Piano industriale del Green Deal.”  

“È un peccato che il PPE si sia diviso anche sulla tutela di questi principi fondamentali. Si sono divisi sulla protezione delle nostre industrie, dei nostri lavoratori e della nostra sostenibilità ambientale.”

Il vicepresidente del Gruppo S&D nonché responsabile del Green Deal, Mohammed Chahim, ha dichiarato:

“Per garantire la competitività delle nostre industrie europee, è necessario che esse si decarbonizzino al più presto, in linea con il nostro Green Deal europeo. Decarbonizzazione e competitività vanno di pari passo.” 

“Il PPE ha confermato la sua posizione retrograda sul Green Deal. Dopo aver votato contro il passaggio alle auto a zero emissioni, pensa che l'industria europea possa essere competitiva affidandosi a sussidi incondizionati e ai combustibili fossili. Non si può costruire la competitività basandosi sui sussidi. È ora che la Commissione utilizzi questa risoluzione e proponga un piano industriale del Green Deal che acceleri la transizione verde e rafforzi così la competitività e la resilienza dell'industria dell’UE.”  

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Malta
Vicepresidente
Paesi Bassi
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