Nel corso di un voto cruciale nella sessione plenaria di oggi, i Socialisti e Democratici hanno capeggiato una maggioranza progressista a favore di nuove regole vincolanti per garantire che le imprese si comportino in modo responsabile, sia all'interno che all'esterno dell’Unione europea.

Dopo tre anni di negoziati, il Parlamento ha raggiunto una posizione comune sul significato di impresa responsabile nella direttiva relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità. Le imprese saranno tenute a identificare, prevenire e correggere qualsiasi danno da esse causato, come i danni ambientali o le violazioni dei diritti umani, lungo l'intera catena del valore delle loro attività, dalla progettazione e produzione alle vendite e alla distribuzione. Saranno previste sanzioni per le imprese che non rispettano le regole, si ipotizzano sanzioni fino al 5% del fatturato di una società, e gli amministratori delegati dovrebbero assumersi la responsabilità personale del dovere di diligenza, con conseguenze dirette sulla retribuzione.

Con un mandato negoziale ora concordato, l'eurodeputata S&D Lara Wolters dirigerà i negoziati del Parlamento europeo con il Consiglio nell'ambito dei colloqui triloghi.

Lara Wolters, relatrice del Parlamento europeo sul dovere di diligenza, ha dichiarato:

“Nel corso degli anni, pratiche commerciali irresponsabili sono costate migliaia di vite e hanno polverizzato migliaia di fonti di reddito. Migliaia di bambini sono rimasti senza genitori e migliaia di famiglie sono rimaste senza casa, tutto in nome dell'avidità aziendale.”

“Quale mercato unico più grande al mondo, l’Unione europea ha il potere di riparare la catena danneggiata. Le aziende avide non dovrebbero più essere in grado di chiudere un occhio sui danni che arrecano all'ambiente e ai diritti umani, indipendentemente dal punto della loro catena del valore, fuori o dentro l’Unione europea.”

“Il voto di oggi è un momento storico. É un impegno a raggiungere un accordo con i governi dell'UE su regole vincolanti per una condotta aziendale responsabile. Ora il nostro compito è quello di realizzare gli obiettivi del Parlamento.”

“I conservatori hanno fatto tutto il possibile per togliere vigore e sminuire il nostro lavoro. Nonostante l'unità costruita tra i gruppi politici in seno alla commissione giuridica, il PPE ha seguito una politica irresponsabile per cancellare il consenso faticosamente raggiunto nella votazione in commissione.”

“Invece di votare per proteggere le persone e il pianeta, il gruppo PPE ha dimostrato oggi che la loro vera priorità è proteggere i profitti dei loro benefattori nei consigli di amministrazione.”

Note per i redattori - Principali risultati per il Gruppo S&D

  • Partendo dalle proposte della Commissione, la portata dei provvedimenti presentati dal Parlamento è più vasta. Saranno coperte tutte le aziende con più di 250 dipendenti e un fatturato di almeno 40 milioni di euro. La proposta della Commissione riguardava le imprese con 500 dipendenti e un fatturato di 150 milioni di euro.
  • Il Parlamento chiede alle aziende di rendere le loro catene del valore neutrali dal punto di vista climatico entro il 2050 e di presentare piani di transizione climatica in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi, includendo obiettivi e misure concrete che porteranno le loro catene del valore alla neutralità climatica entro il 2050 in fasi quinquennali a partire dal 2030.
  • Le vittime di danni avranno un migliore accesso alla giustizia: le organizzazioni della società civile e i sindacati possono rappresentare le vittime in tribunale; i tribunali potranno disporre la divulgazione di prove da parte delle aziende; i tribunali potranno emettere ingiunzioni per fermare i danni.
  • Le sanzioni per le aziende che non rispettano le regole potrebbero includere: sanzioni fino al 5% del fatturato annuo; additare al pubblico ludibrio (pratica del «naming and shaming») da parte delle autorità; ritiro dei prodotti dal mercato dell'UE; impatto sulla nomea di un'azienda nelle procedure di appalto pubblico.
  • Gli amministratori delegati dovrebbero essere responsabili della supervisione del processo di dovuta diligenza e le imprese con oltre 1.000 dipendenti dovrebbero mettere in relazione la retribuzione alla dovuta diligenza.
  • Le imprese dovranno impegnarsi con le parti interessate e i loro rappresentanti, come i sindacati, durante tutto il processo di dovuta diligenza. Se un’impresa non dispone di informazioni sufficienti sui potenziali danni, deve rivolgersi alle organizzazioni della società civile per ottenere informazioni pertinenti.
Eurodeputati coinvolti
Membro
Paesi Bassi