I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo hanno criticato la proposta di oggi della Commissione, di aggiungere solo una sostanza già sottoposta a revisione e due nuove sostanze, fra quelle inserite nella lista per le quali sono previsti limiti vincolanti di esposizione sul posto di lavoro (BOELs) e chiedono alla Commissione un miglioramento generale della procedura d’individuazione delle sostanze e dei limiti, per proteggere la salute dei lavoratori.

Agnes Jongerius, portavoce S&D in materia d’occupazione, ha dichiarato:

“Nell’Ue, metà delle morti sul posto di lavoro è causata da tumori. Milioni di lavoratori, con particolare riferimento a quelli del settore chimico, delle costruzioni, della produzione di cosmetici e di abbigliamento per bambini, sono esposti ogni giorno a sostanze provatamente cancerogene. Accogliamo quindi positivamente il progetto del Commissario Schmidt di porre la salute e la sicurezza in cima alle proprie priorità.

“Tuttavia, siamo molto delusi perché solo una sostanza già sottoposta a revisione e due nuove, sono state aggiunte alla lista dei limiti vincolanti da esposizione sul posto di lavoro nella prossima revisione, portandola solo a metà delle 50 sostanze inizialmente prefissate come obiettivo per il 2020. In particolare, la nostra insoddisfazione deriva dal fatto che, nonostante le chiare richieste del Parlamento, i farmaci pericolosi e le sostanze reprotossiche non siano state incluse.

“Si conta di riuscire a salvare 100.000 vite umane nei prossimi cinquant’anni grazie a queste misure, ma se continuiamo di questo passo e con le misure attuali, non ce la faremo. Esortiamo la Commissione a migliorare la protezione della salute dei lavoratori attraverso procedure per l’aggiunta alla lista di nuove sostanze. Per garantire alti livelli di protezione, i limiti di esposizione dovrebbero essere basati sul livello di rischio, anziché su un criterio di costi-benefici. Per quanto riguarda la trasparenza, è tempo di spostare l’attenzione sulle procedure poco chiare d’individuazione dei limiti di esposizione. Noi vorremmo sapere anche qualcosa di più su come l’esposizione è misurata. In funzione della concentrazione dell’agente preso in esame, risultati e conseguenze possono essere molto diversi.

“Ci aspettiamo che la Commissione ci presenti in tempi brevi una nuova strategia per migliorare salute e sicurezza dei lavoratori, e per onorare i propri impegni in fatto di revisione delle norme esistenti, in virtù della pandemia COVID-19. Proteggere la salute dei lavoratori deve essere una massima priorità”.

Nota agli editori:

Nel 2015 la Commissione si è impegnata a stabilire cinquanta limiti d’esposizione (BOELs) entro il 2020, per altrettante sostanze. Tre revisioni sono state proposte durante l’ultimo mandato. Oggi, alla quarta revisione, sono state aggiunte tre sostanze nuove: l’acrilonitrile, i composti del nickel e il benzene.

Acrilonitrile può provocare cancro al cervello e alle ghiandole mammarie, e il suo impiego rientra nella produzione di alcune plastiche, gomme e altri prodotti chimici.

L’esposizione ai vari composti del nickel aumenta il rischio di tumore al polmone e alle fosse nasali. Questi composti sono comuni in contesti lavorativi in cui si svolgono attività estrattive, di fusione, saldatura, forgiatura e smerigliatura.

Il benzene può provocare cancri come la leucemia e altri tumori delle cellule ematiche. Il benzene è utilizzato nell’industria della gomma, nelle raffinerie petrolifere, negli impianti chimici, nella produzione di scarpe e nei settori collegati ai combustibili. I lavoratori dell’acciaio, gli stampatori, i tecnici di laboratorio, gli addetti delle stazioni di servizio e i pompieri possono venire a contatto col benzene.

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Coordinatrice
Paesi Bassi
Contatto/i stampa S&D