Oggi, gli eurodeputati S&D hanno votato le nuove regole che disciplinano l’utilizzo dei dati sanitari nell’UE nell’ambito dello Spazio europeo dei dati sanitari.

Il progetto di legge, originariamente proposto dalla Commissione nel maggio 2022 nel bel mezzo della pandemia di Covid19, si propone di rendere l’assistenza sanitaria transfrontaliera più facile per i pazienti e i medici, promuovendo allo stesso tempo la ricerca e l’innovazione nelle politiche sanitarie. Pur riconoscendo la necessità di uno spazio per i dati sanitari per monitorare e affrontare meglio le future pandemie, gli eurodeputati S&D si sono battuti per ottenere regole rigorose sull’utilizzo dei dati sanitari elettronici e hanno ottenuto garanzie sul controllo di tutti i dati medici da parte dei cittadini. 

La votazione odierna ha avuto luogo in una riunione congiunta della commissione per l’ambiente e la sanità pubblica e della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni. Prima di avviare i negoziati con il Consiglio, i deputati dovranno confermare la posizione del Parlamento nel corso dell’assemblea plenaria.

Petar Vitanov, negoziatore S&D per la commissione Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo, ha dichiarato:

“Abbiamo compiuto un passo importante per dare ai cittadini dell’UE un maggiore controllo sui propri dati sanitari. La possibilità di accedere alle proprie cartelle cliniche da qualsiasi Stato membro renderà la vita più facile a molti cittadini dell’UE. Allo stesso tempo, abbiamo assicurato che il nuovo quadro dello Spazio europeo per i dati sanitari sia pienamente in linea con le norme del GDPR e che il diritto fondamentale alla privacy non venga in alcun modo compromesso.”

Sara Cerdas, negoziatrice S&D nella commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo, ha dichiarato:

“Questa proposta di regolamento sullo spazio europeo dei dati sanitari può essere davvero innovativa per i pazienti. Migliorerà l’accessibilità, l’efficacia e la qualità dell’assistenza sanitaria e, allo stesso tempo, rafforzerà la ricerca scientifica e clinica europea, la sorveglianza sanitaria e offrirà una migliore definizione delle politiche, permettendoci di fare un passo avanti verso la realizzazione dell’Unione europea della salute.”

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Portogallo
Capo delegazione
Coordinatore
Bulgaria
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