Oggi il Parlamento europeo ha dato il via libera a una migliore regolamentazione del mercato online dei servizi di locazione di alloggi a breve termine.

Le piattaforme online per le locazioni a breve termine rappresentano un quarto di tutte le prenotazioni di alloggi nell'UE. Se da un lato questo settore ha contribuito notevolmente a stimolare le economie locali, dall'altro sta riducendo l'offerta di locazioni a lungo termine, provocando un'inflazione dei prezzi e il trasferimento dei residenti. La scarsa affidabilità e la mancanza di informazioni da parte dei locatori su queste piattaforme (ad esempio, il luogo in cui vengono offerti i servizi, la loro durata, ecc.) pongono alcuni problemi alle autorità locali in termini di regolamentazione. 

I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo sono riusciti a ottenere che i locatori abbiano un numero di registrazione, fornito gratuitamente, per affittare la loro proprietà, mentre le piattaforme online devono valutare se le informazioni fornite dal locatore siano affidabili e complete, e condurre controlli su base regolare.

Brando Benifei, eurodeputato S&D e negoziatore della relazione “Raccolta e condivisione dei dati relativi ai servizi di locazione di alloggi a breve termine”, ha dichiarato:

“Oggi abbiamo votato per migliorare la trasparenza sulle locazioni a breve termine. È ora di dare alle autorità pubbliche gli strumenti necessari per regolamentare un settore in continua espansione!”

“Le piattaforme online per le locazioni a breve termine hanno dato impulso al settore turistico, ma hanno anche portato alla cosiddetta «turisticizzazione» delle città, incidendo negativamente sull'accessibilità degli alloggi e sulla vivibilità. Questo problema riguarda anche i lavoratori e le famiglie alle prese con un mercato immobiliare fuori controllo. Oggi, alcune piattaforme non rispettano gli obblighi esistenti e gli Stati membri si muovono a caso: il vuoto legislativo in materia di locazioni a breve termine è un problema reale in tutta Europa.”

“Per i Socialisti e Democratici al Parlamento europeo è chiaro che la responsabilità deve essere condivisa tra i locatori, le piattaforme online e le autorità locali. Con questo regolamento intendiamo armonizzare le procedure di registrazione attraverso la raccolta e la condivisione dei dati tra locatori, piattaforme online e autorità competenti. Non si tratta della soluzione definitiva al problema, ma certamente di un primo passo per dare ai 27 Stati membri gli strumenti necessari per legiferare a livello nazionale.”

“Sono orgoglioso che tutte le nostre priorità siano state confermate: i locatori riceveranno un numero di registrazione, le piattaforme online dovranno garantire che le informazioni fornite dai locatori siano corrette e, infine, le autorità potranno intervenire in caso di uso fraudolento delle piattaforme.”

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