I Socialisti e Democratici sono scioccati dall’apprendere che Janez Janša, primo ministro dello stato che da pochi giorni ha assunto la presidenza Ue secondo il principio di rotazione, sabato sia intervenuto a una riunione organizzata dal cosiddetto Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI), noto anche come Organizzazione Mojahedin del Popolo iraniano (PMOI o MEK). Quest’organizzazione anti-democratica e settaria, fino al 2009 nella lista Ue delle organizzazioni terroriste, ha una lunga storia di abuso dei diritti umani documentati da ONG come Human Rights Watch.

Tonino Picula, portavoce S&D in materia di affari esteri e Jytte Guteland, relatrice ombra sull’Iran, hanno dichiarato:

“Sostenere un gruppo dal passato così violento anti-democratico, è un atteggiamento grave e irresponsabile da parte del primo ministro di un Paese che ricopre l’incarico di presidente dell’Unione europea, e mina gli sforzi dell’Ue e del suo Alto Rappresentante Josep Borrell per rivitalizzare l’accordo sul nucleare con l’Iran, una delle priorità di politica estera dell’Unione europea.

“Noi chiediamo al Gruppo del PPE di prendere immediatamente le distanze da questo comportamento distruttivo di uno dei suoi membri, e di chiarire se garantisce o meno il proprio sostegno a uno degli obiettivi chiave di politica estera Ue quale è il ripristino dell’accordo sul nucleare con l’Iran”.

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