Oggi gli europarlamentari della commissione libertà civili, giustizia e affari interni, chiedono l’apertura di nuovi percorsi legali per le persone che vogliano venire a lavorare nell’Unione europea, così come nuovi strumenti  per facilitare la migrazione legale di lavoratori a livello medio/basso in termini di specializzazione e reddito. Nel breve periodo, tali strumenti dovrebbero andare ad aggiungersi a quelli adottati nell’ambito dell’approccio di settore, come la Direttiva sulla Blue Card, ma nel medio/lungo periodo dovrebbero tradursi anche in nuove regole per le persone che intendano venire nell’Ue per lavorare. La relazione, confezionata dall’eurodeputata S&D Sylvie Guillaume, sottolinea la necessità di aprire nuovi canali legali come mezzi per contrastare lo sfruttamento dei lavoratori migranti e la precarietà dell’occupazione.

Sylvie Guillaume, relatrice del documento “Nuovi percorsi per la migrazione legale del lavoro”, ha dichiarato:

“Pensate che nell’ultimo anno le nostre società sarebbero state così resilienti senza le badanti, le lavoratrici e i lavoratori che svolgono attività di cura, assistenza e pulizia, o senza il personale sanitario? I lavoratori immigrati rappresentano una fetta molto significativa di coloro che, con la loro dedizione e il loro coraggio, hanno fatto sì che i servizi essenziali potessero continuare ad essere garantiti in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo. La pandemia ha messo in luce l’enorme contributo che questi lavoratori, in particolar modo quelli con bassi salari, apportano alla nostra società ogni giorno, e ha provato che l’Ue deve trovare strade legali nuove e migliori per permettere ai lavoratori di venire a lavorare in Europa. Quando usciremo dalla pandemia, i lavoratori migranti e stagionali, ricopriranno un ruolo importante anche nel processo di ripresa. La buona notizia è che nell’Europarlamento v’è ampio sostegno al progetto per la definizione di nuovi strumenti legali per la migrazione legale dei lavoratori a livello Ue ed è giunto il momento che la Commissione provveda ad avanzare una proposta in tal senso”.

Javier Moreno Sánchez, negoziatore S&D sulla Direttiva Blue Card, ha aggiunto:

“L’adozione della versione aggiornata della Direttiva Blue Card è una priorità per il Gruppo S&D, ma dobbiamo spingerci otre per garantire che, accanto a uno strumento pensato per i lavoratori altamente specializzati, vi siano anche nuovi strumenti per i lavoratori a medio e basso reddito e meno specializzati. Dobbiamo riconoscere che i soli lavoratori ad alta specializzazione non possono sopperire alla mancanza di risorse umane con cui dobbiamo confrontarci. Non si tratta solo di colmare le lacune del mercato del lavoro; una nuova cornice legislativa che abbracci anche i lavoratori a basso reddito e media o bassa specializzazione, servirà a garantire migliori standard e a prevenire lo sfruttamento dei lavoratori immigrati. La proposta della Commissione dovrebbe affrontare anche il problema della precarietà del lavoro che molti migranti sono costretti a subire una volta giunti in Europa”.

Eurodeputati coinvolti
Membro
Francia
Capo delegazione
Membro
Spagna