Oggi il Parlamento europeo ha in programma di adottare una relazione che propone politiche concrete per aggredire l’emergenza abitativa. I Socialisti e Democratici sono in prima linea perché il diritto a una casa dignitosa e accessibile dal punto di vista economico, sia riconosciuto come un diritto umano garantito a tutti gli europei.

Estrelle Durá Ferrandis, eurodeputata S&D responsabile per l’edilizia abitativa sociale, ha dichiarato:

“Ottanta milioni di europei non riescono a trovare una soluzione abitativa alla propria portata. Ogni giorno, il numero di persone che lotta per riuscire a pagare l’affitto o le bollette energetiche per scaldare le proprie abitazioni, è in costante crescita. Sempre più famiglie del ceto medio devono fare i conti con la crisi abitativa, che si è aggravata durante la pandemia.

“L’abitazione è un diritto umano e tutti gli europei devono avere accesso a case dignitose e alla loro portata. Per risolvere la crisi abitativa noi chiediamo una strategia europea integrata per creare una cornice favorevole per le autorità nazionali, regionali e locali. Per garantire una casa a tutti, noi proponiamo una serie d’iniziative progressiste come misure di calmierazione degli affitti, regole per evitare lo sfruttamento turistico di strutture residenziali, possibilità di detrazione fiscale della spesa sociale, l’osservazione del tasso d’incidenza sul reddito dell’alloggio, l’adozione di criteri di sostenibilità in edilizia e il sostegno dell’economia circolare.

“Il Gruppo S&D ritiene che il diritto alla casa debba essere incluso nel Semestre europeo e che i Programmi nazionali di edilizia abitativa sociale debbano entrare a far parte dei Programmi nazionali di riforma. Tutti meritano di avere un luogo da chiamare casa”.

Agnes Jongerius, eurodeputata S&D e portavoce del Gruppo in materia d’occupazione e diritti sociali ha aggiunto:

“La crisi abitativa corre sempre di più, ma è anche una distorsione del mercato, perché le case sono diventate oggetto di speculazione. Allo stesso tempo, quello che è chiamato “effetto Airbnb”, ha accelerato il processo di gentrificazione e di lievitazione dei canoni d’affitto a un punto tale che i residenti locali non riescono più a trovare alloggi disponibili o alla portata delle loro tasche. Dobbiamo creare le condizioni per un mercato ben regolato e bilanciato in modo tale che vi sia disponibilità abitativa per tutti. Noi riteniamo che le politiche di edilizia sociale debbano essere tenute al riparo da una logica di concorrenza e non considerate come aiuti di stato, affinché i governi Ue possano progettare politiche di edilizia sociale più efficaci.

“La soluzione della crisi abitativa potrebbe diventare un test di solidarietà e coesione per la nostra società. Non lasciare indietro nessuno potrebbe significare anzitutto dare un tetto sopra la testa a tutti”.

Note:

La settimana prossima i progressisti europei uniranno le proprie forze affinché l’emergenza abitativa sia posta fra le massime priorità dell’agenda della ripresa post COVID-19, attraverso una serie di eventi che scandiranno la Settimana dell'edilizia sociale. Il Gruppo PES nel Comitato europeo delle regioni, in collaborazione con il Gruppo S&D, la Fondazione per gli studi progressisti europei, il Partito dei Socialisti e la Città di Vienna, sta organizzando una settimana di eventi online dal 25 al 29 gennaio 2021, per individuare soluzioni concrete alla crisi abitativa che sta affliggendo milioni di persone nell’Ue, aggravata ulteriormente dalla pandemia. Nell’ambito delle iniziative previste, il Gruppo S&D presenta Case dignitose per tutti (per partecipare è possibile registrarsi online), previsto per venerdì 29 gennaio 2021, 9:30-11:00.

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Coordinatrice
Paesi Bassi
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