Dopo mesi di delicati negoziati, la squadra S&D è riuscita a raggiungere un accordo sul prossimo bilancio pluriennale dell’Unione europea (MFF). La settimana scorsa i Socialisti e Democratici avevano portato a termine positivamente il negoziato sul meccanismo che vincola il rispetto dello Stato di Diritto all’accesso ai fondi Ue, raggiungendo un compromesso soddisfacente. Il risultato di oggi apre la strada a un bilancio Ue dai forti tratti progressisti, in cui i programmi e le priorità per i cittadini continueranno a ricevere adeguato finanziamento.

Iratxe García, presidente del Gruppo S&D, ha dichiarato:

“Questa è una conquista storica. Per la prima volta da quando abbiamo un Quadro finanziario pluriennale, il Parlamento è riuscito ad aumentare la cifra sulla quale il Consiglio si era inizialmente espresso. Questo è positivo, perché stiamo vivendo una crisi storica e vanno prese decisioni di portata storica.

“Dopo l’accordo sul meccanismo di protezione dello Stato di Diritto, l’intesa raggiunta sul bilancio dei prossimi sette anni prelude all’approvazione definitiva del Pacchetto per la ripresa. I nostri cittadini sono in attesa e noi dobbiamo fare del nostro meglio perché sia realtà entro il 2021.

“Il Parlamento europeo ha mantenuto le promesse e nessun governo potrà fermare le opportunità di una rapida ripresa per i nostri cittadini. Ci aspettiamo che il PPE garantisca il sostegno dei propri governi su quest’accordo, per uno Stato di Diritto e un bilancio Ue più forti”.

Eider Gardiazabal, portavoce S&D in materia di bilancio, ha commentato:

“Questi sono momenti cruciali nella storia della nostra Unione. Sono felice e orgogliosa di poter dire che il gruppo di negoziatori Socialisti e Democratici è stato all’altezza della portata degli eventi e delle aspettative. Ciò che siamo riusciti ad ottenere è niente meno che un bilancio pluriennale Ue ambizioso, progressista e centrato sulle persone. Ci siamo battuti per i nostri quindici programmi bandiera, per garantire che nessuno dei beneficiari fosse tagliato fuori una volta entrato in vigore il nuovo bilancio dei prossimi sette anni. Abbiamo garantito il finanziamento del Green Deal e di una transizione giusta. Nonostante le resistenze e le opposizioni siamo rimasti sempre aderenti ai nostri principi, accanto alle persone, e abbiamo lasciato una chiara impronta socialdemocratica su questo bilancio che ora è più verde, più equo e più socialmente più giusto.

“Di fronte alla gravità di questa pandemia non avevamo altra scelta che batterci per un bilancio adeguato e per i mezzi necessari a finanziarlo. Sono fiera del nostro cronoprogramma per l’introduzione di nuove risorse proprie dell’Unione. Grazie a queste nuove fonti d’entrata ora disporremo di tutti gli strumenti necessari per portare l’Europa fuori dalla crisi e proiettarla nel futuro. Contiamo che tutti membri del Parlamento e tutti gli stati membri agiscano in modo responsabile e sostengano questo bilancio”.

Margarida Marques, negoziatrice S&D, ha dichiarato:

“Il Fondo per la ripresa approvato in luglio è cruciale per il rilancio, ma quando si è giunti al punto di dover decidere sul nuovo Quadro finanziario pluriennale abbiamo capito che c’era ancora margine per migliorare, perché v’è in gioco il futuro dell’Europa. Sin dal primo momento, il Parlamento europeo si è speso e ha lavorato in modo costruttivo per concepire politiche di lungo periodo per gli europei, per un bilancio che supportasse politiche durevoli al servizio delle future generazioni, che guardassero oltre la pandemia e la crisi che stiamo vivendo.

“I Socialisti e Democratici sono riusciti ancora una volta a portare a casa un grande risultato. Per la prima volta abbiamo negoziato e superato il bilancio proposto dal Consiglio europeo, e abbiamo ottenuto un Quadro finanziario pluriennale più alto di quello attuale. Abbiamo più soldi per proteggere i cittadini contro la pandemia (Unione sanitaria e Horizon Europe) per proteggere i diritti e i valori Ue e per promuovere la solidarietà internazionale (NDICI, Humanitarian Aid).

“Ora abbiamo un cronoprogramma per l’introduzione di nuove risorse proprie per il bilancio dell’Unione, cruciali per ripagare le spese della ripresa.  Nuove risorse proprie aderenti alle priorità politiche di lungo periodo come un’Europa più verde e la transizione a una società digitale, una società più giusta grazie anche a una tassa sulle transazioni finanziarie; arriverà tutto in tempo per cominciare a ripagare la ripresa.

“Infine, ma non certo per importanza, il Parlamento europeo ricoprirà un ruolo più forte nel Next Generation EU, in qualità di autorità di bilancio e controllo, andando a rafforzare i valori per noi preziosi di trasparenza e responsabilità democratica”.

Eurodeputati coinvolti
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Spagna
Coordinatrice
Spagna
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