I Socialisti e Democratici si battono da due anni per un meccanismo efficiente che renda l’accesso ai fondi a bilancio Ue subordinato al rispetto dello Stato di Diritto e dei valori fondamentali dell’Unione. Dopo un difficile negoziato con il Consiglio, iniziato solo tre settimane fa a causa di uno stallo provocato dal Consiglio stesso, stamane le due istituzioni hanno raggiunto finalmente un accordo sul nuovo meccanismo.

La presidente del Gruppo S&D, l’eurodeputata Iratxe García, ha dichiarato:

“È stata una lunga lotta ma siamo riusciti ad ottenere un buon risultato. È evidente che l’articolo 7 dei Trattati è uno strumento che non funziona come dovrebbe, e che vi sia necessità di qualcosa di nuovo nella cassetta degli attrezzi per fare in modo che i nostri valori condivisi siano rispettati.

“Oggi possiamo quindi celebrare una vittoria importante per tutta l’Unione europea, in quanto comunità di principi condivisi come dignità, libertà, uguaglianza, Stato di Diritto e diritti umani. Proteggere questi valori è una priorità anche per i nostri cittadini e siamo orgogliosi di essere riusciti a ottenere ciò che desideravamo.

“Questo ci spinge anche più vicini alla chiusura dei negoziati sul Quadro finanziario pluriennale; in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, vi sono attese comprensibili tra i nostri cittadini”.

Eider Gardiazabal, eurodeputata S&D, autrice del negoziato sull’accordo su delega del Parlamento, ha aggiunto:

“L’accordo è ad ampio spettro, così come richiesto dal Parlamento, e non abbraccia solamente le violazioni dell’articolo 2 dei Trattati, ma contempla anche le violazioni dell’indipendenza del potere giudiziario e la frode fiscale.

“Abbiamo fatto sì che ogni possibile sanzione comminata a uno stato membro, non abbia alcun impatto sui destinatari finali dei fondi Ue. Ricercatori, destinatari di borse di studio, di finanziamenti di progetto e iniziative imprenditoriali, devono sapere che il loro impegno e il loro lavoro non sarà messo in discussione a causa dei comportamenti dei propri governi.

“Questo meccanismo sarà efficace, tanto più perché l’adozione delle sanzioni sarà decisa da una maggioranza qualificata e non all’unanimità come sancito dall’articolo 7. Sarà prevista anche una scadenza, un limite entro il quale il Consiglio sarà tenuto a prendere una decisione, per evitare periodi di stallo troppo dilatati”.

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna
Coordinatrice
Spagna
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