Questa settimana, il Parlamento europeo ha approvato un accordo per rendere accessibile la banda a 700 MHz gettando le basi per la rete 5G entro il 2020. Il Parlamento ha anche approvato altri due report sul futuro digitale dell’Europa, quello sui big data e sull’e-democracy.

Il vicepresidente S&D responsabile per gli affari digitali, Josef Weidenholzer dichiara:

“Dai big data all’e-democracy, questi report dimostrano perché abbiamo sempre più bisogno di un mercato unico digitale. Occorrono politiche che diano forma al mondo digitale e che promuovano l’innovazione delle reti, affinché esse siano accessibili, sicure e affidabili. Vogliamo che il più ampio numero di europeo vi partecipino. Una unione digitale inclusiva che non lasci nessuno indietro”.

L’eurodeputata S&D Patrizia Toia, autrice del report sulla frequenza a 700 MHz, dichiara:

“Grazie al gruppo S&D, il Parlamento oggi approva delle misure che aiuteranno a rafforzare l’economia europea. L’uso efficiente dello spettro delle frequenze radio è vitale per il mondo interconnesso in cui viviamo. L’Unione europea puo’ adesso garantire un uso corretto ed efficiente dello spettro al fine di rispondere alle esigenze sia dei servizi mobile che di quelli televisivi. L’internet mobile di alta qualità sarà accessibile per ogni esigenza a tutti e in ogni luogo. Questa proposta apre all’uso delle infrastrutture dello spettro e darà agli operatori la possibilità di sviluppare il 5G in modo rapido e puntuale. Lo ribadisco: l’uso efficiente dello spettro radio è fondamentale per il mondo interconnesso in cui viviamo”.

L’eurodeputata S&D Ana Gomes, autrice del report sulle implicazioni dei big data, dichiara:

“Siamo nel pieno della rivoluzione dei dati. Una quantità sempre maggiori di nostri dati personali sono nelle mani di enti pubblici e privati. Questo puo’ portarci a un comprensione senza precedenti dei comportamenti umani con benefici e opportunità per i cittadini, per le imprese e per i governi. Ma ci sono anche dei pericoli. Se vogliamo garantire la fiducia nei big data è essenziale che ii dati siano protetti da leggi adeguate e che vengano rispettati gli standard etici e scientifici”.

L’eurodeputato S&D Ramón Jáuregui, autore del report sulla e-democracy, sottolinea:

“Le tecnologie digitali offrono un grande potenziale per migliorare la partecipazione democratica e promuovere una cittadinanza più attiva e trasparente in modo che tutti i cittadini siano coinvolti, si superi il digital divide e internet sia più sicuro. Il voto elettronico presenta grandi possibilità per aumentare la cittadinanza attiva, la le autorità devono garantire che i dati personali dei cittadini siano protetti. Cosi’ come vanno protetti i diritti fondamentali nelle applicazioni di questi strumenti digitali”.

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