I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo accolgono con favore l'accordo raggiunto ieri sera sulla revisione delle norme sugli appalti pubblici ai sensi della Direttiva sui veicoli ecologici. Durante le negoziazioni, il Gruppo S&D ha spinto la proposta di fissare obiettivi minimi vincolanti per l'acquisizione di veicoli puliti e ad emissioni zero da parte delle autorità locali e pubbliche, in modo che la Direttiva, così modificata, contribuisca alla decarbonizzazione del trasporto stradale dell'UE e aiuti gli Stati membri a raggiungere gli obiettivi fissati per la riduzione dell’inquinamento.

In base alle nuove regole, entro il 2030, fino al 65% degli autobus di nuova acquisizione dovrà essere "pulito", di cui la metà dovrà essere a emissioni zero (ovvero elettrica), come definito dalla direttiva sull'infrastruttura per i combustibili alternativi. Per gli stati membri con un PIL più basso, la transizione sarà più lenta, entro il 2030 e quindi si prevede che il numero di nuovi autobus pubblici ad emissioni zero debba essere di un quinto.

Il negoziatore e eurodeputato S&D, Seb Dance, ha commentato:

"Queste nuove regole mettono le autorità pubbliche in prima linea nella transizione verso una mobilità sostenibile e ad emissioni zero.

"Gli obiettivi vincolanti in materia di appalti per autobus puliti e ad emissioni zero porteranno non solo aria più pulita e meno rumore nelle nostre città, ma una domanda stabile dovrebbe dare fiducia ai produttori dell'UE per investire in elettricità e disinvestire dal diesel e altre tecnologie nocive.

"Tuttavia, come spesso accade, gli stati membri hanno ridimensionato le loro ambizioni in questo