Sempre più città in Europa stanno cercando di imporre restrizioni sui veicoli più inquinanti. Tuttavia, è difficile far rispettare queste misure fintanto che questi veicoli continueranno ad attraversare le città senza alcuna restrizione.

Oggi, il Parlamento europeo ha trovato un accordo con il Consiglio europeo sulla riforma della direttiva in materia di pedaggio stradale elettronico che garantirà che tutti gli utenti della strada paghino i pedaggi ovunque essi si trovino nell'Ue. Come sostenuto dal gruppo S&D, la revisione della direttiva estende lo scambio europeo di informazioni alle città che hanno istituito delle tariffe per le zone Clean Air. La Commissione europea dovrebbe anche presentare una valutazione per garantire una futura estensione del campo di applicazione a tutte le zone a traffico limitato e ulteriori misure per facilitare gli accordi di assistenza reciproca tra gli Stati membri.

Questo fa parte di una proposta legislativa per migliorare l'interoperabilità tra i diversi sistemi nazionali di pedaggio elettronico e per facilitare lo scambio di informazioni su quei conducenti che non pagano le tariffe stradali in un altro Paese europeo.

La portavoce S&D per questo dossier, l'eurodeputata Olga Sehnalová, dichiara:

“La direttiva, che è stata approvata oggi con successo, consentirà lo sviluppo di un servizio europeo di pedaggio elettronico (EETS) che consentirà ai conducenti di utilizzare una sola apparecchiatura di bordo attraverso la rete stradale europea. Ad oggi, gli Stati membri non sono stati in grado di recuperare le tariffe stradali non pagate da parte di conducenti stranieri: grazie alle modifiche apportate nella Direttiva e approvate oggi, questo problema sarà risolto anche con lo sviluppo di un forte scambio di informazioni a livello transfrontaliero”.

La vicepresidente S&D per la sostenibilità, Kathleen Van Brempt, ha dichiarato

“La qualità dell'aria nelle città è motivo di grande preoccupazione per i nostri cittadini. Ogni anno circa mezzo milione di persone muoiono prematuramente nell'Unione europea a causa dell'inquinamento atmosferico e in migliaia soffrono di malattie respiratorie, spesso le persone più vulnerabili. Le città che cercano di far fronte a questo problema attraverso la creazione di zone Clean Air, dove i veicoli devono pagare per l’accesso in relazione al loro livello di inquinamento, hanno dovuto affrontare enormi difficoltà con i veicoli stranieri, perché non c'era una base legale per lo scambio di dati transfrontalieri. Estendendo il campo di applicazione della direttiva dal pedaggio stradale al ticket per l'ingresso in zone a traffico limitato da parte delle auto inquinanti, questo problema sarà risolto e sarà assicurata l'applicazione dei leggi a tutela della qualità dell’aria”.

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