Oggi, il Parlamento europeo ha appoggiato una riforma dei servizi portuali proposta dai Socialisti e Democratici, guidati dall'eurodeputato Knut Fleckenstein. È stato il terzo tentativo di riforma e modernizzazione dei servizi portuali offerti dai 329 principali porti marittimi dell'Ue. I primi due tentativi, nel 2001 e 2004, riguardavano la liberalizzazione del settore per renderlo maggiormente competitivo, mentre il piano approvato oggi è incentrato sulla trasparenza e mira a garantire i diritti e la sicurezza dei lavoratori, il dialogo sociale e la conformità ambientale.

L'eurodeputato Knut Fleckenstein, autore della relazione parlamentare, ha detto:

“Oggi siamo riusciti a evitare un'apertura forzata del mercato dei servizi portuali e a concentrarci su una migliore organizzazione dei porti e sull'offerta di valide opportunità di lavoro. Per la prima volta nella storia delle normative del settore, i porti, i gestori dei terminali e in particolare i sindacati supportano la nostra posizione.

“Le condizioni di lavoro sociali sono uno degli elementi chiave per il miglioramento della competitività dei porti. Nel ventunesimo secolo, il lavoro giornaliero non dovrebbe davvero più essere tollerato. Non saremo in grado di risolvere i problemi all'interno del quadro di questo regolamento, ma chiediamo l'intervento di chi ha la responsabilità di sviluppare e garantire posti di lavoro sicuri e di valore.

“Se il Consiglio riconosce che la competitività va di pari passo con le condizioni di lavoro sociali, e se la proposta della Commissione sulle norme per gli aiuti di Stato riguardanti i porti sarà ragionevole, il risultato dei negoziati con lo stesso Consiglio sarà soddisfacente.

L'eurodeputato Ismail Ertug , portavoce S&D sui trasporti, ha detto:

“I negoziati sono stati difficili e controversi, ma alla fine il gruppo S&D è riuscito a fare includere alcune priorità fondamentali nell'accordo di compromesso: il rispetto dei diritti sociali e di lavoro da parte dai datori; la trasparenza finanziaria; nessuna liberalizzazione forzata dei porti; la semplificazione amministrativa per la consultazione degli utenti e delle autorità nazionali. Nel complesso, il testo di compromesso è ora un accordo appoggiato da tutti i gruppi politici, ma la penna che l'ha scritto è chiaramente del gruppo S&D”.