Questo pomeriggio la commissione occupazione del Parlamento europeo voterà sulla relazione “Un’Europa sociale forte per una transizione giusta”, curata dall’eurodeputata S&D Agnes Jongerius e l’eurodeputato Dennis Radtke, con la quale s’intendono definire le ambizioni del Parlamento per il programma sociale Ue. I Socialisti e Democratici hanno lavorato intensamente alla concezione e all’implementazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, e ora puntano a renderne gli obiettivi vincolanti per gli stati membri.

Agnes Jongerius, portavoce S&D in materia d’occupazione e autrice della relazione parlamentare “Un’Europa sociale forte”, ha dichiarato:

“La promessa dell’Europa era: se lavori sodo, avrai una buona vita. E così è stato. Per molti decenni, milioni di persone hanno vissuto in pace e prosperità, hanno studiato e lavorato duramente, e così hanno potuto guadagnare dei salari dignitosi, permettersi una casa, crescere i propri figli. Oggi quella promessa è stata infranta. Ora il COVID-19 minaccia di scatenare un’emergenza sociale in cui alle persone potrebbero mancare i mezzi di sostentamento, in cui lavoratori dovrebbero accettare condizioni lavorative più precarie, le disuguaglianze si amplierebbero e le famiglie potrebbero dover fare i conti con la povertà. Dobbiamo fare un passo avanti nella transizione verde ed essere preparati alla digitalizzazione. Sono profondamente convinto che questo possa avvenire in un solo modo giusto: investendo socialmente nelle persone.

“Oggi, è tempo di rinnovare la promessa europea. Con il nostro programma di diritti sociali, vogliamo costruire una diga di protezione per le persone contro i grandi stravolgimenti della nostra epoca. Vogliamo che i governi assumano impegni per il raggiungimento di obiettivi sociali concreti come dimezzare la disoccupazione giovanile, garantire che donne uomini siano pagati equamente, o rendere la casa un bene accessibile e alla portata di tutti. Tutti dovrebbero essere in grado di poter vivere bene del proprio lavoro. Per questo ci battiamo per retribuzioni minime dignitose e perché i lavoratori dell’economia digitale godano degli stessi diritti.

“Per anni l’Ue e i governi si sono focalizzati sulle politiche economiche, mettendo le libertà del mercato interno davanti ai diritti dei lavoratori. È giunto il momento di dare ascolto all’appello dei sindacati e dei movimenti dei lavoratori, che da moltissimo tempo chiedono di porre i diritti e gli obiettivi sociali sullo stesso piano degli obiettivi economici. Noi chiediamo che sia messa all’ordine del giorno di Porto la definizione di obiettivi vincolanti per gli stati membri per diminuire le disuguaglianze nelle nostre società. L’Europa deve diventare la forza protettrice dei lavoratori e tornare a onorare la propria promessa”.

Nota agli editori:

La relazione “Un’Europa sociale forte per una transizione giusta” sarà messa al voto oggi in commissione occupazione del Parlamento europeo alle ore 16:45. Il passo successivo sarà quello dell’adozione in sede plenaria.

Il Pilastro europeo dei diritti sociali fu sostenuto in modo congiunto nel novembre 2017 dal Consiglio, dalla Commissione e dal Parlamento. Da allora la sfida è stata quella d’implementare concretamente e garantire i venti principi. La Commissione si è impegnata ad avanzare la proposta di un Piano d’azione nella prima parte del 2021. I Socialisti e Democratici stanno spingendo affinché durante il vertice di Porto del maggio 2021, siano adottati obiettivi e diritti sociali tangibili, vincolanti e applicabili.

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