I veicoli pesanti producono circa il 6% del totale delle emissioni da gas serra dell’Unione europea, e presto l’Ue applicherà una nuova legislazione che mira a ridurle drasticamente. Oggi il Parlamento ha approvato un accordo condiviso col Consiglio, che si propone una riduzione di 54 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030 e di incentivare i veicoli a basse o zero emissioni in modo tecnologicamente neutrale.

I Socialisti e Democratici sono fortemente impegnati a rendere la mobilità più ecologica e a decarbonizzare il trasporto, per far sì che l’aumento della temperatura terrestre sia contenuto sotto i 2°C dei livelli registrati in epoca preindustriale. La nuova legislazione intende anche contribuire a ridurre l’inquinamento dell’aria e portare un risparmio di combustibile per camionisti e consumatori.

 

Damiano Zoffoli, eurodeputato e portavoce S&D su questa relazione, ha dichiarato:

“Siamo a punto di stabilire un obiettivo di riduzione del 15% per il periodo 2025-2029 e del 30% a partire dal 2030, suscettibile di essere rivisto nel caso emergano nuove tecnologie o nuovi prodotti. Si tratta di un passo avanti davvero importante per onorare gli obiettivi stabiliti dalla Conferenza sul clima di Parigi che l’Unione europea ha fatto propri, per una riduzione delle emissioni da gas serra entro il 2030.

“Grazie al nostro lavoro, i cosiddetti ‘super credits’ saranno in vigore solo fino al 2024. Dal 2025 la normativa prevede un sistema di benchmark del 2% che incoraggerà la produzione e l’utilizzo di veicoli a basse o zero emissioni.

“La legislazione adottata oggi porterà più certezze al settore e aiuterà i produttori e i distributori europei di veicoli puliti e sostenibili ad assumere la leadership tecnologica europea.

“Ci saranno nuovi metodi per monitorare e raccogliere dati reali sul consumo di combustibile ed emissioni di CO2, che contribuiranno a evitare discrepanze nei test di rilevazione delle emissioni e potenziali Dieselgate futuri. Questi provvedimenti porteranno infine a una diminuzione dei costi legati al consumo di combustibile per gli operatori del settore trasporti, e soprattutto per le piccole e medie imprese”.

 

Miriam Dalli, eurodeputata e portavoce S&D in materia ambientale, nonché autrice della relazione parlamentare sulle emissioni di CO2 da veicoli leggeri, ha aggiunto:

“Sebbene fossimo pienamente consapevoli dell’impatto dei camion in termini di emissioni e riscaldamento globale, non ci siamo mai dotati di standard per i veicoli pesanti. È ormai tempo che l’Unione europea adotti degli obiettivi di riduzione delle emissioni per i veicoli pesanti, e spetta al Parlamento stabilire il livello di ambizione di questo progetto.

“Il futuro dei veicoli puliti, compresi i camion, sarà trainato dall’innovazione e solo mediante forti incentivi si potrà innescare il cambiamento. Disporre già di un’altra politica per ridurre le emissioni di CO2 da trasporto su strada è senz’altro positivo”.