La Commissione europea e gli Stati membri dell'UE devono agire ora per fermare lo scandaloso sfruttamento degli autotrasportatori nel settore dei trasporti europeo, esortano i S&D. Oggi, su nostra iniziativa, il Parlamento europeo ha discusso di questo tema durante la sessione plenaria di Strasburgo, dopo che è stato portato all'attenzione dell'opinione pubblica dai camionisti in sciopero di Gräfenhausen, in Germania. Dobbiamo passare rapidamente dalle parole ai fatti. Gli Stati membri devono garantire un'attuazione e un controllo adeguati del pacchetto mobilità e la Commissione deve agevolare questo processo in tutti i modi possibili per garantire un'applicazione coerente delle norme UE volte a proteggere tutti i lavoratori. 

Più di 60 camionisti provenienti dall'Uzbekistan e dalla Georgia stanno protestando in una stazione di servizio vicino a Francoforte. Hanno iniziato lo sciopero dopo aver atteso per più di 50 giorni di essere pagati per il proprio lavoro. Inoltre, il Venerdì Santo, l'imprenditore polacco Lukasz Mazur è arrivato alla stazione di servizio con un gruppo di teppisti paramilitari in veicoli blindati per costringere gli autisti a scendere dai loro camion. I camionisti, sostenuti dalla polizia e dai membri dei sindacati presenti sul posto, hanno fortunatamente evitato l’aggressione.

Gaby Bischoff, vicepresidente S&D e responsabile per una mobilità equa per tutti, ha dichiarato:

“Questa situazione è scandalosa e semplicemente inaccettabile. Esiste un evidente problema sistemico di sfruttamento nel settore dei trasporti europeo. Ciò dimostra che le misure dell'UE, che sono in vigore per proteggere tutti i lavoratori, non sono applicate correttamente e in parte non sono sufficienti. Abbiamo bisogno di controlli sistemici delle condizioni di lavoro nel settore dei trasporti e in tutti gli altri settori vulnerabili per prevenire ulteriori sfruttamenti.”

“I S&D invitano i colegislatori a fare tutto il necessario per fermare l'abuso dei lavoratori nei settori vulnerabili. Non è accettabile che i lavoratori dell'UE si affidino solo alla solidarietà reciproca e a strutture di sostegno come l'Alleanza per la mobilità equa, che assiste i lavoratori che subiscono condizioni di lavoro illecite, per mantenere i propri diritti. Dobbiamo agire in modo rapido e completo per fermare tutti gli abusi sul mercato del lavoro europeo.”

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