Il Parlamento europeo domani voterà una risoluzione per i giovani nel post-pandemia che contiene un emendamento S&D per vietare i tirocini non retribuiti. Nel pomeriggio i membri dell’Assemblea dibatteranno su questioni legate all’universo giovanile nel quadro dell’Anno europeo dei Giovani 2022. I Socialisti e Democratici esortano gli altri gruppi politici a passare dalle parole ai fatti e dare speranza e segnali di progresso ai giovani, severamente colpiti dalla pandemia e dalle sue conseguenze.

Il 1° aprile 2022 il Gruppo S&D terrà un evento speciale sui giovani a Palma di Maiorca che sarà trasmesso in diretta streaming sulla nostra piattaforma #Progressives4Europe nell’ambito della serie d’eventi per la Conferenza sul futuro dell'Europa.

Alicia Homs, eurodeputata S&D responsabile per i giovani, ha dichiarato:

“Quando si lavora, si riceve uno stipendio. Questo semplice e ovvio principio non è valido per metà dei giovani europei che non hanno percepito alcuna retribuzione per i loro tirocini. I tirocinanti sono trattati come forza lavoro a basso costo e a ricambio continuo. Noi Socialisti e Democratici stiamo conducendo una campagna a livello Ue per vietare i tirocini non retribuiti. Chiediamo ai conservatori e ai liberali del Parlamento di unirsi finalmente a questa nostra causa. Anche loro hanno sostenuto l’Anno europeo dei Giovani 2022 e stanno prendendo parte a questo dibattito in plenaria, ma le belle parole non bastano. È giunto il momento di rendere giustizia ai diritti dei giovani. Per questo oggi noi chiediamo a tutti i membri dell’Assemblea di votare per il divieto di tirocini non retribuiti”.

Petra Kammervert, eurodeputata S&D e negoziatrice sull’Anno europeo dei Giovani, ha commentato:

“Noi Socialisti e Democratici ci battiamo da tempo per porre fine alla pratica dei tirocini non retribuiti nell’Unione europea, un impegno perfettamente coerente con la nostra filosofia, secondo la quale ogni lavoro va rispettato e adeguatamente retribuito, compresi i tirocini.

“La promessa di mobilità sociale attraverso l’educazione è una promessa che deve essere mantenuta nell’Ue. Noi diamo ai giovani una prospettiva solo se garantiamo a chi ha il desiderio e la volontà d’istruirsi una possibilità d’occupazione e una retribuzione dignitosa, a prescindere dalla possibilità economica dei propri genitori. Noi del Gruppo S&D vogliamo e ci aspettiamo che l’Anno europeo dei Giovani sia ricco di sostanza e contenuti, e speriamo che gli altri gruppi del Parlamento europeo non neghino loro quest’opportunità”.

 

 

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