Il gruppo S&D chiede una normativa che garantisca condizioni di lavoro dignitose in tutte le tipologie di occupazione, un salario minimo per tutti gli europei e una Garanzia europea per l’infanzia. Sono queste alcune delle proposte adottate dal bureau del gruppo S&D oggi nel quadro del libro bianco in cui si chiede alla Commissione europea di porre i diritti sociali e dei lavoratori al centro della strategia per il futuro dell’Unione europea.

Il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella dichiara:

“Tanti nostri cittadini non credono che l’Ue operi nel loro interesse. Troppo spesso, essi associano l’Ue alla rovinosa austerity e non vedono i benefici diretti che essa comporta nelle loro vite. Se l’Ue vuole sopravvivere, tutto cio’ va cambiato. Occorre fare in modo che gli europei tornino a identificare l’Unione europea con la protezione e il rafforzamento dei loro diritti sociali e sul lavoro e con il miglioramento della qualità delle loro vite.

"Oggi, abbiamo posto l’accento su quattro aree su cui la Commissione europea deve agire: qualità dell’occupazione, protezione sociale, pari opportunità e mobilità equa. Queste aree vanno poste al centro del lavoro della Commissione nei prossimi due anni”.

 

Il vicepresidente del gruppo S&D responsabile per l’Europa sociale, Udo Bullmann aggiunge:

“Abbiamo messo a punto un chiaro pacchetto di priorità su cui la Commissione deve agire. Chiediamo una Direttiva sulle condizioni di lavoro dignitose in tutte le forme di impiego, che garantisca a ogni lavoratore l’accesso a una serie di diritti sociali e sul lavoro. La creazione di un indice per il salario minimo che serva a definire un livello appropriato di tale salario in ogni Stato membro. E poi: tutele sociali di base per tutti, accesso universale all’assistenza sanitaria, un reddito di sussistenza e l’accesso a beni e servizi. 

“Dobbiamo agire se vogliamo che tutti abbiano le stesse opportunità nel corso della vita. Chiediamo una Garanzia europea per l’infanzia che dia a ogni bambino a rischio povertà l’accesso gratuito all’assistenza sanitaria, all’istruzione e ai servizi per l’infanzia, compresi un alloggio dignitoso e un’alimentazione adeguata. Cio’ dovrebbe andare di pari passo con le nuove proposte per la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, inclusa una revisione delle norme sui congedi di maternità e parentali e proposte sul congedo di paternità e assistenza famigliare. 

“Dobbiamo agire adesso su queste aree chiave. Se i cittadini vedono l’Ue dalla loro parte, devono investire nel dar forma al nostro futuro comune”.

Nota per la stampa

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