“Il Roaming come a casa”, la normativa che consente agli Europei di viaggiare all’interno dell’Ue pagando a tariffa nazionale le chiamate in roaming, gli SMS e i dati, è una delle maggiori conquiste degli ultimi anni del Gruppo S&D. Gli addebiti per il roaming sono cessati ufficialmente il 15 giugno 2017, ma questa decisione aveva una data di scadenza, il 30 giugno 2022. Oggi, la Commissione europea sta rivedendo la normativa per prolungarla oltre la data stabilità originariamente. Il Gruppo S&D appoggia totalmente questa iniziativa.

Dan Nica, eurodeputato S&D e portavoce su ricerca ed energia, ha commentato:

“Salutiamo la proposta della Commissione di prolungare la normativa sul roaming per altri dieci anni. La nuova proposta riduce ulteriormente i prezzi all’ingrosso e l’onere normativo. Dobbiamo prepararci al post-pandemia, quando le persone cominceranno nuovamente a viaggiare e a lavorare all’estero, e sarà fondamentale per i consumatori europei aver accesso a connessioni a banda larga altamente performanti e a prezzi competitivi in tutta Europa. Noi faremo in modo che i cittadini abbiano accesso a servizi migliori. La possibilità di pagare lo stesso prezzo che a casa propria o comunque senza costi aggiuntivi per i viaggiatori che chiamano, inviano messaggi o navigano in rete sui propri dispositivi mobili mentre sono all’estero, è stata un grande successo nella storia dell’Unione europea. L’uso di dati roaming è cresciuto di media dodici volte se messo a confronto coi livelli precedenti al giugno 2017 e i numeri di chiamate tra i viaggiatori è triplicato: rimaniamo nel solco positivo di questa importante conquista”.

Ismail Ertug, eurodeputato e vicepresidente S&D, ha dichiarato:

“Il roaming come a casa’ è uno dei maggiori risultati raccolti del Gruppo nello scorso mandato e mi auguro che in futuro possa rimanere tale, perché va a beneficio di tutti gli europei che viaggiano, dei lavoratori distaccati che possono tenersi facilmente in contatto coi propri cari, ed è un grande aiuto anche per gli studenti Erasmus lontani dalle proprie famiglie. È una condizione per la quale vale la pena continuare a lavorare e mi associo ai miei colleghi del Gruppo S&D che oggi si sono congratulati con la Commissione per aver avviato un percorso in questo senso”.

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