I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo oggi hanno lanciato un Piano per la ripresa, per aggredire le conseguenze economiche e sociali immediate innescate dal COVID 19 e porre le basi per un futuro comune sostenibile di prosperità diffusa, benessere e resilienza. Quest’ultima iniziativa giunge sulla scia di un Piano d’azione in quindici punti, proposto in marzo dal Gruppo S&D come misura di risposta rapida alla crisi, e in vista del dibattito in plenaria della settimana prossima per l’adozione di una risoluzione.

Iratxe García, leader del Gruppo S&D, ha dichiarato:

“L’Europa si sta ancora leccando le ferite e attende un piano di ripresa ambizioso per contrastare le severe ripercussioni dello scoppio del COVID 19. Persone e imprese hanno bisogno di uno scudo protettivo contro la recessione imminente, un pacchetto da 1500 miliardi di euro per stimolare l’economia e salvare tutto il salvabile. In questo momento però, spendere i soldi non è sufficiente, è fondamentale anche capire come spenderli e farlo in modo intelligente. Allineando perfettamente gli stimoli con il Green Deal, il Pilastro dei diritti sociali e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, possiamo spingere in direzione di un cambiamento radicale, rendere l’Europa più resiliente contro le crisi che verranno e costruire una società più giusta e sostenibile. La crisi ha messo in luce la fragilità delle nostre capacità di gestione economiche e sociali comuni e degli strumenti a nostra disposizione, proprio quando una robusta risposta pubblica era l‘unica strada possibile. Il Piano per la ripresa è un’occasione di riscatto per l’Europa. Chiediamo alla Commissione e ai leader europei di essere audaci e innovativi”.

Simona Bonafè, vicepresidente S&D responsabile per gli affari parlamentari e le relazioni interistituzionali, ha dichiarato:

“Per una rapida ripartenza dell’attività economica dopo il picco della crisi, e per contenere al massimo i licenziamenti e la perdita di posti di lavoro, dobbiamo mettere in campo un pacchetto di stimolo pari alla percentuale di perdita in termini di crescita del PIL, prevedendo una revisione del Quadro finanziario pluriennale e un Fondo europeo di almeno 1500 miliardi di euro, che si traduca in uno strumento operativo con la massima urgenza. I settori colpiti più duramente nelle regioni più coinvolte, devono poter contare su un’ancora di salvezza per garantire che i lavoratori non debbano essere licenziati e le aziende non debbano chiudere prima che il processo di ripresa si inneschi. La severità di questa crisi non può essere affrontata solo attraverso dei prestiti di denaro: è necessario prevedere delle erogazioni a fondo perduto e nuove risorse proprie dell’Unione. Esortiamo la Commissione a rivedere urgentemente la propria Strategia di crescita sostenibile annuale, per assicurarsi che le misure di sostegno siano funzionali a portarci fuori dalla crisi e verso il raggiungimento dei nostri obiettivi sociali e ambientali”.

Il Gruppo S&D chiede alla Commissione che i punti declinati di seguito, siano inseriti in un piano di ripresa economica, sociale ed ecologica di respiro europeo. I punti dal primo al quinto si concentrano sulle risposte più immediate per aggredire la crisi, mentre i punti dal sesto al decimo sono focalizzati sulla costruzione di un futuro di sostenibilità e resilienza.

  1. Un pacchetto temporaneo di stimolo economico e sociale, che contempli la proposta d’aggiornamento del Quadro finanziario pluriennale, come parte di un Piano di ripresa europeo ampio e puntuale che includa un Fondo di almeno 1500 miliardi di euro, commisurato ai danni su larga scala provocati alle nostre imprese e ai nostri lavoratori, e dedicato ai nostri sistemi di welfare e alla protezione dei più vulnerabili.
  2. Un coordinamento efficace su scala europea delle politiche di stimolo comunitarie e nazionali, deve trovare fondamento sul Green Deal europeo, sul Pilastro dei diritti sociali e sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, non perdendo di vista la strategia per la neutralità climatica e il rispetto degli impegni assunti nell’ambito dell’Accordo di Parigi. Nessuna di queste priorità dovrebbe essere rinviata, dato che la transizione verso un modello economico e sociale circolare, decarbonizzato e sostenibile in termini ambientali, è una priorità cruciale per il nostro futuro
  3. Le misure di sostegno fiscale e finanziario devono essere giuste, trasparenti, perfettamente in linea con gli obiettivi climatici e ambientali dell’Unione ed efficaci per il raggiungimento della giustizia sociale e fiscale.
  4. Gli stati membri dell’Unione devono contrastare l’insorgere della disoccupazione, delle disuguaglianze, delle divergenze regionali, della povertà e dell’esclusione sociale durante la pandemia.
  5. La risposta alla crisi deve essere altresì attenta al rispetto del principio dell’uguaglianza di genere ed evitare nuove disparità di genere.
  6. Il pacchetto di stimolo fiscale e le misure temporanee per la ripresa devono rappresentare gli embrioni di una resilienza economica permanente sulla quale costruire il progresso sociale e la sostenibilità ecologica una volta superata la crisi.
  7. La crisi deve cedere il passo a una ripresa sociale lungimirante, che ci proietti verso un benessere sostenibile, il progresso sociale e nuovi e robusti sistemi di welfare.
  8. La trasformazione in un’economia europea decarbonizzata, circolare e sostenibile in termini ambientali, è fondamentale per il nostro futuro e deve fungere da faro per la ripresa.
  9. Le strategie industriali e digitali europee devono trarre un’importante lezione da questa crisi e contribuire decisamente alla ripartenza, alla resilienza e alla sostenibilità futura, anche grazie a un  maggior sostegno proveniente dal settore ricerca e innovazione, allineandosi con il Green Deal europeo, e attraverso il dialogo sociale e democratico sul posto di lavoro.
  10. Stimolare un commercio equo e sostenibile, conducendo una trasformazione globale verso un futuro sostenibile e a prova di crisi per l’umanità.

Il Piano per la ripresa completo.

Puoi leggere la nostra lettera di richiesta per un Fondo europeo per la ripresa cliccando qui.

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